Actinia cari (Delle Chiaje)
Phylum Cnidaria
Classe Anthozoa
Ordine Actiniaria
Famiglia Actiniidae
Genere Actinia
Specie cari
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Autore foto: Andrea Prodan
Informazioni aggiuntive
Nomi comuni italiani Attinia striata
Nomi comuni regionali e internazionali
(Clicca qui per le sigle internazionali)
(I) =A. zonata
In natura
Distribuzione Mar Mediterraneo, coste rocciose. Condivide l'habitat di A.equina, sebbene assai meno frequente.
Descrizione Colore verde oliva brunastro. Parete del corpo con linee concentriche bruno nere. Perlopiù presente sulle superfici inferiori delle pietre lisce sotto la linea di bassa marea. Rara. Contraendosi può diventare molto piatta; più frequentemente mostra forma confondibile con A.equina se non per il colore. Sessi separati e ovipara; uova nel mediterraneo occidentale d giugno a settembre. Nell'Adriatico da settembre a dicembre.
Caratteristiche Di abitudini prettamente notturne. La caratteristica principale sono le striature sulla parete.
In cattività
L'ambiente in vasca Ha esigenze analoghe ad A.equina, il comune pomodoro di mare. Buon movimento, illuminazione non eccessiva. In vasca troverà autonomamente la posizione ottimale.
Necessita di illuminazione costante.
Temperature Come A.equina tollera temperature abbastanza alte e temperature fredde invernali.
Varie e curiosità Il disco pedale è assai meno adesivo di quello di Actinia equina, di conseguenza occorre più pazienza per far aderire l'animale nella posizione prescelta; tuttavia, se non ottimale, l'animale troverà comunque una collocazione più idonea in modo autonomo.
Alimentazione E' ottimale il medesimo regime di alimentazione di A.equina
Specie affini Actinia striata, Actinia equina
Incompatibilità Essendo nel complesso meno mobile di Actinia equina, pur presentando le medesime incompatibilità può essere considerato un attiniario meno "invasivo".
Difficoltà di allevamento
(Clicca qui per i livelli di difficoltà)
0 - Informazione non disponibile
Commenti ed osservazioni
Andrea Prodan Nel mio acquario una actinia cari, posizionata su una roccia a pochi centimetri dal fondale sabbioso, si è mangiata in breve tempo due paguri (ho trovato le conchiglie vuote nelle immediate vicinanze), mentre un terzo l'ho liberato quando stava per fare la medesima fine: la cari aveva saldamente afferrato la conchiglia con alcuni tentacoli, e con gli altri stava pian piano estaendo il corpo del paguro. Non ho mai notato lo stesso tipo di comportamento da parte di altri anemoni.

Data ultima revisione: 21/11/2012
Autore scheda: Stefano Della Puppa e Michele Abbondanza


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