Trachinus radiatus (Cuvier, 1829)
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Sott'ordine Trachinoidei
Famiglia Trachinidae
Genere Trachinus
Specie radiatus
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Autore foto: Roberto Pillon
Informazioni aggiuntive
Revisioni e sinonimi Pseudotrachinus pardalis Bleeker, 1861
Pseudotrachinus radiatus (Cuvier, 1829)
Trachinus pardalis (Bleeker, 1861)
Trachinus vainus Rafinesque, 1810
Nomi comuni italiani Tracina raggiata
Nomi comuni regionali e internazionali
(Clicca qui per le sigle internazionali)
GB=Starry weever, F=vive rayee
In natura
Distribuzione Mediterraneo e Atlantico orientale dal Portogallo al Senegal
Descrizione La prima pinna dorsale è dotata di 6 spine velenifere e ha inoltre due spine davanti agli occhi. Colore di fondo bruno sul dorso, giallognolo sul ventre e presenta numerosi punti e tipiche macchie circolari o ad anello di colore marrone scuro lungo tutto il dorso. Questa specie può scurire o schiarire molto rapidamente il colore delle guance e gola a seconda dell'umore. Sulla gola e sull'orlo della pinna anale può presentare riflessi blu. La bocca è inclinata verticalmente ma meno dei congeneri, ha occhi ravvicinati e molto sporgenti con una particolare forma della pupilla allungata longitudinalmente.
Si distingue facilmente dalla congenere Trachinus araneus (Tracina ragno) con cui potrebbe confondersi per la diversa livrea e la posizione e forma degli occhi.
E' una specie bentonica che vive su fondali sabbiosi costieri fino a 200 m di profondità. Questa specie tendenzialmente vive a profondità maggiori delle altre tracine ma localmente la si può trovare senza difficoltà a partire dai 2 m. In particolare è l'unica tracina che si trova frequentemente nei fondali ghiaiosi (di norma i congeneri vivono solo sulla sabbia).
E' una specie abbastanza diffusa.
Lunghezza fino a 45 cm.
Caratteristiche Uno dei modi più semplici per distinguere questa specie dai congeneri è quello di osservarne gli occhi infatti è l'unica specie che ha le pupille strette e allungate (che danno l'impressione di avere gli occhi socchiusi) mentre le altre tracine le hanno tondeggianti.
Come tutte le tracine caccia tendendo agguati infossata nella sabbia lasciando sporgere gli occhi. La specie può essere pericolosa e, se disturbata, può reagire violentemente causando ferite dolorose con le spine velenifere dorsali anche se normalmente è molto schiva e tende a scappare lontano o insabbiarsi su sabbia o sedimenti.
Come per tutte le punture di tracina (e di molti altri pesci veleniferi) il veleno è termolabile e quindi perde la sua tossicità se sottoposto a temperature elevate. Un buon rimedio in caso di punture di questi pesci è quello di immergere la parte colpita per varie ore in acqua molto calda o, in mancanza, nella sabbia calda.
In cattività
Temperature Necessita di temperatura molto stabile.
Specie affini Trachinus draco, Trachinus araneus, Echiichthys vipera
Difficoltà di allevamento
(Clicca qui per i livelli di difficoltà)
0 - Informazione non disponibile

Data ultima revisione: 22/11/2012
Autore scheda: Roberto Pillon


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