Holothuria tubulosa (Gmelin)
|
Phylum |
Echinodermata |
Classe |
Holothuroidea |
Ordine |
Aspidochirota |
Famiglia |
Holothuriidae |
Genere |
Holothuria |
Specie |
tubulosa |
|
Autore foto: Andrea Prodan
|
|
Informazioni aggiuntive |
Nomi comuni italiani |
Cetriolo di mare |
Nomi comuni regionali e internazionali (Clicca qui per le sigle internazionali) |
(I) Oluria
GB=Cotton Spinner - E=Cohombro de mar pardo - D=Rohrenholothurie - ET=kheiar El-Bahr - TN=Fakousse - TR=deniz hiyari -
|
|
In natura |
Distribuzione |
Comune in tutto il mediterraneo dove vive insieme ad altre 51 specie. Vive da 0 fino a 100 di metri di profondità, su fondali sabbiosi, fangosi, sassosi. Sia tra le scogliere che nella prateria di posidonia. |
Descrizione |
La forma del corpo è cilindrica e ricorda molto la forma di un cetriolo. Da qui prendono forma vari nomi dialettali. Il dermascheletro è ridotto ad un'insieme di microscopiche placche che sono incluse in uno spesso strato dermale. Il genere è contraddistinto dall'avere 15-30 tentacoli boccali, facilmente visibili in una vasca. Nel genere Holoturia i pedicelli sono disposti senza alcun ordine. La parte del corpo che è adagiata sul fondo è leggermente appiattita. Il colore è rosso-bruno o bruno-violaceo. La specie con derma duro di colore bruno violetto o bruno rosso, lato inferiore più chiaro. Papille scure. Tubuli di Cuvier assenti (sono presenti i Tubi di Cuvier in: H.forskali, H.helleri, H.impatiens, H.mammata, H.sanctori mentre sono assenti in H.polii e H.tubulosa). Dermascheletro spesso. Fibbie in genere ovali, con 3, anche 5-6 paia di pori, con superficie ruvida.
Inserita in RED LIST nel 2013 - valutazione LC |
Caratteristiche |
Si pensava che le oloturie non avessero nemici naturali, come compare su numerosi testi. Invece gli ultimi studi hanno evidenziato che la specie è predata da Tonna galea, uno dei più grandi gasteropodi del mediterraneo. Informazione tratta da Mifsud (1995).
Vive tra 0 e 100 mt di profondità su fondi sabiosi fangosi e tra la vegetazione di fondali duri. Riproduzione da giugno a ottobre. Compie migrazioni riproduttive in acque basse, in estate. Per la deposizione rimangono erette per due terzi, emettendo piccole nuvole di cellule germinali. |
|
In cattività |
L'ambiente in vasca |
A volte problematico per la sua innata capacità di plasmarsi attorno alle bocche d'ingresso acqua delle pompe, oppure sui pettini di tracimazione. E' necessario che il fondo sia costituito da materiale non troppo grossolano. Bisogna adeguare le caratteristiche della vasca per poter allevare le oloturie. Tollera variazioni di illuminazione. |
Temperature |
Non bisogna esagerare nei picchi verso l'alto. Pur essendo una specie che è possibile trovare in mezzo a scogli di pozza di marea, non si pensi di farla vivere in una vasca con più di 25°.
|
Cure |
Non abbisogna di cure particolari. E' necessario avere un fondo abbastanza fine. |
Varie e curiosità |
Questa specie ospita al suo interno un piccolo teleosteo chiamato Carapus acus, più comunemente Galiotto. Ama ricoprirsi di materiale vario; piccole conchiglie, spine di riccio, pezzi di alghe ecc. Possono essere presenti anche briozoi del genere Cylindroecium ed anfipodi della specie Triataeta gibbosa. Informazione tratta da: Enciclopedia illustrata degli invertebrati marini. (2002) |
Alimentazione |
Organismo microfago, consuma prevalentemente depositi, e sospensivori. |
Specie affini |
Holoturia forskali - Holoturia poli - Trachythyone tergestina - Stichopus regalis |
Incompatibilità |
Tonna galea |
Difficoltà di allevamento (Clicca qui per i livelli di difficoltà) |
0 - Informazione non disponibile |
|