Nuove e più efficaci regole del Ministero per difendere mare e coste dal petrolio PDF Stampa E-mail
Scritto da Sala stampa del Ministero dell'ambiente   
Giovedì 14 Febbraio 2013 21:30

 

Costa sarda all'interno del parco dell'arcipelago della MaddalenaIl “Piano operativo” aggiorna dopo 25 anni le procedure di intervento e di emergenza in caso di inquinamenti e contaminazioni

 
Proteggere i mari e gli oltre 8000 chilometri di coste dell’Italia da inquinamenti accidentali, da petrolio e idrocarburi, dalle conseguenze pericolose per l'ambiente di naufragi di mercantili o di incidenti marittimi. È questo l’obiettivo del “Piano operativo di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi e altre sostanze nocive”, approvato con un decreto dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.
Per consentire un’immediata risposta a possibili sciagure - come quelle che nel passato hanno contaminato le acque italiane e il bacino del Mediterraneo - il piano definisce le competenze delle autorità incaricate di intervenire in caso di un incidente marino che può causare inquinamento accidentale (o deliberato). Stabilisce anche le competenze della flotta antinquinamento del ministero.
Sono indicati i diversi fattori di rischio, le tipologie di emergenza e come comportarsi attraverso situazioni operative di prevenzione dell’inquinamento e di recupero e smaltimento delle sostanze inquinanti, a seconda dei tratti di mare e di costa interessati da eventuali inquinamenti.
Lo scopo del piano è fornire uno strumento per l’organizzazione del pronto intervento per la difesa del mare e il coordinamento delle operazioni di lotta agli inquinamenti accidentali e deliberati nelle acque territoriali.
"Siamo intervenuti per disciplinare e aggiornare, dopo 25 anni dal piano precedente, il coordinamento tra gli enti e le strutture interessate e le misure organizzative da adottare a livello centrale e periferico - osserva il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini - per consentire una direzione efficace delle operazioni di disinquinamento; per fissare le misure procedurali di supporto economico e finanziario da mettere in atto per sostenere gli interventi; per definire le direttive per l’attuazione degli accordi internazionali da mettere in atto con le autorità dei Paesi confinanti  o cointeressati dall’inquinamento in corso; per definire il modo di impiego dei 40 mezzi antinquinamento della flotta del ministero dell'Ambiente".
 
 
 

Dalla sala stampa del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare


Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Marzo 2013 22:18
 

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