Nuova specie aliena nell'Adriatico PDF Stampa E-mail
Scritto da Saul Ciriaco   
Sabato 09 Luglio 2011 15:35
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Su segnalazione del Biologo Diego Borme (OGS -BIO) e grazie alla sua traduzione dal croato segnaliamo un Articolo pubblicato su “Slobodna Dalmacija” il giorno 30.06.2011

Negli ultimi 15 anni 47 nuove specie di pesci.
47 NUOVE SPECIE. La perca del Messico ha raggiunto a nuoto l’Adriatico.


 

Da quando, 15 anni fa, è stato fatto l’ultimo censimento della fauna ittica dell’Adriatico, molte cose sono cambiate. Qualcosa è cambiato in meglio, molto altro è andato in peggio, ed il numero di specie presenti nell’Adriatico è aumentato di addirittura 46 unità.
Nell’ultimo libro di Jakov Dulčić e Branko Dragičević “Nuovi pesci dell’Adriatico e del Mediterraneo” si possono vedere tutte le loro fotografie, tutti i dati che li riguardano ed i nuovi nomi che è stato necessario coniare in croato. Tuttavia non vedrete la “perca creola” o “pesce creolo” (Paranthias furcifer).

 

paranthias_furciper

Foto tratta da Fishbase autore Prof. Robert Patzner

 

Si tratta infatti del 47° nuovo inquilino del Mare Adriatico. Lo ha pescato Tonći Radić ad una profondità di 4 metri sulla diga frangiflutti della marina e, vedendo che il pesce non ricordava nell’aspetto nessuno di quelli a lui noti, ha chiamato l’Istituto per l’oceanografia e la pesca (Spalato).
- Ricorda più di tutto la nostra “castagnola rossa” (Anthias anthias), è commestibile e, quasi sicuramente, non è arrivata da sola. - dice Dragičević, mentre il Prof. Dulčić conferma con certezza che la perca creola è arrivata direttamente dal Golfo del Messico.
- Mezzo anno fa è stata trainata fino a Traù (Trogir, Croazia) la piattaforma petrolifera “Zagreb 1″, per una revisione, e con essa è arrivato anche questo piccolo pesce, sfruttando la piattaforma come rifugio e punto di riferimento. Probabilmente ne è arrivato un intero banco - ci ha detto l’ittiologo.
Veniamo così a sapere che la perca creola abita le acque del Golfo del Messico e del Golfo di Guinea e che si intrattiene nei pressi di oggetti galleggianti, per cui se ne possono osservare a migliaia attorno alle piattaforme dei golfi.
Essendo stato molto lento e difficile il traino della piattaforma “Zagreb 1″, il pesce ha potuto adeguarsi al ritmo dello spostamento. Ha viaggiato in questo modo per 50 giorni fino a Malta, e poi ancora altri 8 giorni fino a Trogir, per finire appunto in marina.
- La vera domanda è: cos’altro è arrivato con la piattaforma, cosa è stato disperso per strada e cosa è stato trasportato? - Ci dicono gli ittiologi.

Milena Budimir

LINK: articolo originale
Altre informazioni:

Paranthias furcifer
Classe: Attinopterigi
Ordine: Perciformi
Famiglia: Serranidi
Sottofamiglia: Epinefelini

Lunghezza massima: 30 cm
Lunghezza più frequente: 20 cm.
Specie subtropicale marina, presente tra 8 e 100 m di profondità, generalmente tra 10 e 66 m.
Distribuita in Atlantico orientale (Isole Ascensione, del Golfo di Guinea) ed Atlantico occidentale (Bermuda, Florida, Golfo del Messico, Caraibi ad eccezione delle Bahamas settentrionali, fino a San Paolo del Brazile).
Abita le barriere coralline ed i fondali rocciosi. Si può osservare in formazioni di più individui aggregati mentre si nutrono ben al di sopra della barriera. Si nutre a mezz’acqua, per lo più di zooplancton (copepodi, tunicati pelagici, gamberetti e loro larve). Quando allarmata si ritira rapidamente.

Le foto sono tratte da fishbase.org

Paranthias furcifer by Wirtz, P.
Paranthias furcifer
by Patzner, R.

Ultimo aggiornamento Sabato 09 Luglio 2011 16:59
 

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