19-Corso di fotografia: RAW, il negativo digitale PDF Stampa E-mail
Scritto da Albino Grandesso   
Mercoledì 13 Aprile 2011 21:53

Tecnica fotografica: RAW, il negativo digitale.

Autore: Albino Grandesso

 

Il formato RAW contiene l'immagine originale, non elaborata, ripresa dal sensore delle fotocamere digitali. Consente interventi più precisi e risultati migliori in fase di post produzione.


Premessa

Quando si riprende una immagine in formato JPEG, prima che il file venga salvato nella scheda di memoria accadono alcune cose nella nostra fotocamera:

a. Il sensore raccoglie i dati generati dai singoli fotositi e li converte da analogoci a digitali. A questo punto i dati sono ancora allo stato "grezzo" (raw), non ancora elaborati.

b. Un algoritmo attribuisce ai singoli pixel il valore brillantezza e colore ricavandoli di valori dei pixel adiacenti (interpolazione Bayer).

c. Le impostazioni per la ripresa (risoluzione, qualità dell'immagine, bilanciamento del bianco, livello di nitidezza, contrasto, zoom digitale ecc.), vengono applicate ai dati grezzi.

d. Il file di immagine, elaborato in formato JPEG e compresso (in camera processing), viene scritto nella memory card.

tips-raw

 

Dopo aver trasferito il file dalla camera al PC si può decidere di eseguire una ulteriore elaborazione (post-processing) utilizzando un software di fotoediting. Di solito si aggiusta il livello di luminosità, si ritocca il bilanciamento del bianco e si aumenta un poco la nitidezza. Chiaramente, al fotografo resta una limitata possibilità di intervento su una immagine che ha già subito una notevole elaborazione "in camera".

 


 

Definire il formato RAW

Il file in formato RAW (per Nikon formato NEF) contiene i dati grezzi e non compressi, così come sono stati generati dal sensore (in pratica alcuni produttori applicano al file RAW una minima elaborazione). In questo senso un'immagine salvata in formato RAW è l'equivalente digitale del negativo della pellicola (esposta ma non ancora sviluppata).

Infatti la fotocamera non applica le impostazioni effettuate prima dello scatto, ma le salva in un file separato associato al file di immagine.

Il fascino del RAW sembra consistere nella sua capacità quasi magica di "correggere gli errori". Come?

Quando si apre una immagine RAW, il programma di fotoediting legge il file contenente i dati delle impostazioni e li usa per interpretare i dati del file di immagine e visualizzare l'immagine sullo schermo del computer. Nota bene, solo per visualizzare l'immagine, non per elaborarla, il file contenente i dati dell'immagine non viene mai manomesso.

Ora si può intervenire manualmente variando ogni parametro fino ad ottenere l'effetto voluto, e salvare poi una copia in formato JPEG, mantenendo inalterato il file originario.

Possiamo quindi dire che il RAW è una opzione molto potente e flessibile a disposizione del fotografo che preferisce avere un controllo quasi totale in fase di post-processing.

 


 

Correggere gli errori di esposizione

Alcuni fotografi pensano che il formato RAW permetta di correggere gli errori di esposizione. Entro certi limiti questo è vero, anche se non si può pretendere che uno scatto in RAW, grossolanamente sovra- o sottoesposto, possa essere corretto alla perfezione.

Per capire come sia possibile effettuare correzioni di esposizione molto ampie, dobbiamo per forza entrare in alcuni dettagli tecnici. Mentre il JPEG cattura i pixel codificati in 8 bit (256 sfumature X 3 colori, in totale 16.7 milioni di colori), il RAW cattura i colori a 12 bit per pixel (4096 sfumature X 3 colori = 68.7 miliardi di sfumature totali).

Tutta questa massa di informazioni permette di correggere l'esposizione di +/- uno stop, e qualche volta fino a due stop. Applicare questa compensazione e aggiustare altri parametri in post-processing è ciò che permette di salvare una immagine RAW altrimenti irrimediabilmente compromessa.

 


 

Quando usare il formato RAW

I file RAW richiedono tempi lunghi per essere scritti nella scheda di memoria dove occupano molto spazio, e devono essere elaborati in post-processing uno per uno.

Questo significa che se si devono scattare molte foto in rapida successione non si può prescindere dal JPEG, a meno che non si disponga di camere professionali con un buffer tanto grande da gestire il RAW senza rallentare le riprese. Per il fotografo amatoriale il JPEG è più che adeguato, sia per la qualità dei risultati che per la praticità operativa.

A meno che... non si necessario, per esempio:

a. Se si vuole essere sicuri di come impostare il bilaciamento del bianco per una perfetta resa del colore. (per es. un abito da sposa che deve essere riprodotto in tutti i dettagli ed in ogni sfumatura)

b. Se si desidera il massimo controllo su nitidezza, contrasto, saturazione ecc.

c. Se si deve produrre una stampa extra-large, il formato RAW lascia una maggiore capacità di manovra, data la mancanza degli artefatti tipici della compressione JPEG, molto visibili ai massimi ingrandimenti.

 

 


 

RAW + JPEG

Molti fotografi apprezzano il grande controllo consentito dal formato RAW, ma trovano anche assai dispendioso dovere processare manualmente ogni singola immagine, specialmente considerando che molte foto verranno scartate in ogni caso.

In considerazione di questa realtà, alcune camere molto avanzate offrono l'opzione di salvare le immagini nei due formati. Questo comporta tempi leggermente più lunghi in fase di ripresa, ma il post-processing viene riservato solo alle immagini RAW che richiedono aggiustamenti.

 


In conclusione

Meglio JPEG o RAW?

Per la stragrande maggioranza di noi il JPEG offre un livello qualitativo adeguato, i file sono leggeri e facilmente gestibili, e una scheda di memoria può contenere centinaia di immagini. Molti professionisti usano il JPEG alla massima risoluzione con la minima compressione.

Solo in casi particolari (vedi sopra) il formato RAW offre una valida alternativa. Per i professionisti che operano nel campo della stampa artistica o pubblicitaria semplicemente non esistono alternative al RAW.

Naturalmente niente impedisce anche al dilettante volenteroso di imparare qualcosa di nuovo, non fosse altro che per non lasciarsi intimidire dal gran parlare che se ne fa nei forum, dove tutti sanno tutto.

Per chi desiderasse cimentarsi con i file RAW (a patto di conoscere l'Inglese), è disponibile un ottimo convertitore RAW distribuito gratuitamente dal sito www.rawtherapee.com, completo di manuale di istruzioni. L'autore chiede solo un contributo volontario di 5 USD per supportare lo sviluppo futuro del software.

 


 

Autorizzato alla pubblicazione - tratto dal sito: www.3megapixel.it

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Ultimo aggiornamento Martedì 31 Maggio 2011 20:31
 

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